IL “GHETTO”
 SUA STORIA E CARATTERISTICHE

Chi, dipartendosi dalla piazzetta Cesare Battisti, si dirige verso il largo Villanuova, inforcando il proseguimento terminale di Via Teatro, fatti pochi passi si imbatte in un’erta e sassosa stradicciola che porta in sommità ad una piccola gibbosità terrazzata, alta 6-7 metri sopra il livello stradale normale. Sulla microscopica altura ha sede un sudicio agglomerato di casupole agresti e mugghianti: ivi trovano asilo diverse famiglie, per la maggior parte contadine...


El sas del perdom

Solo pochi moriani, all’infuori degli abituali frequentatori della Bordina, conoscono la storia del Sas del Perdom; una storia che ci riporta alle abitudini religiose della nostra gente di qualche generazione fa. La Bordina è una montagna che, apparentemente, non ha altri segni di vita che i boschi e qualche prato. Anche la strada che la attraversa è rimasta pressoché ferma nel tempo. Tuttavia, a uno sguardo più attento, si presentano alcuni segni di vita e di storia: la malga Rigotti, Grigolli, il maso Pallotta, qualche rudere...


LA PORTA DEL SANTUARIO

La porta del Santuario è opera di Luigi Bombana, scultore moriano. Quassù a dire il vero, molto ci parla di lui: il capitello, dopo la curva che mena dritto al Santuario è opera sua. La statua della Madonna Addolorata pure. Suo è il disegno delle cancellate che danno accesso alla chiesa e furono eseguite in ferro battuto da quell'abile artigiano che fu Adelmo Zanotti da Villanuova. E il Portale anzidetto., possiamo dire, è libro ligneo che riporta a grandi tappe un po' della storia di Mori...


SAGRE, FESTE E MERENDE A MONTE ALBANO DAL 1901 AL 1914

Siamo al bel tempo del campanò che annuncia il principio della primavera e annuncia la simpatica e tanto attesa festa di San Giuseppe. Se nei nostri paesi v'ha una sagra nella quale si possa sperare di divertirsi, questa è certamente la nostra, perché la romantica posizione (Madonna di Monte Albano), ove tutti si raccolgono a gruppi di 20 o 30 a fare la tradizionale merenda, è certo un'attraenza irresistibile. Speriamo che la stagione sia benigna...


STORIE DI ... OROLOGI

A Mori si ripete con frequenza un lagno generale contro l'orologio della torre, le cui capricciose volate, se tentano in genere ad allungare la vita degli abitanti, non risparmiano qualche rara volta un tentativo di abbreviarnela. In tali condizioni bisogna proprio essere riconoscenti alla mano regolatrice del sagrestano, altrimenti fra breve si dovrebbe procedere ad una riforma del calendario di s. Gregorio magno o quanto meno alla sua sopressione per assoluta impossibilità di tale riforma...


La Causa Pia Battisti

Siamo convinti di fare cosa gradita al lettore portarlo a conoscenza della vera vicenda che ha dato il via alla fondazione della “Causa Pia Battisti” Della cosa si sono fatte tante ipotesi, date tante interpretazioni, spesso errate. Per questo vogliamo qui fare un po’ di chiarezza su tutta la vicenda. In piazza Cal di Ponte esisteva un palazzo, andato pressoché distrutto durante la prima guerra mondiale e, in seguito, completamente demolito, per fare posto, secondo il nuovo piano regolatore approntato negli anni venti, ai giardini pubblici (ora sostituiti dalla nuova piazza)...


LA PRESENZA DI EBREI A MORI

La tradizione vuole che anche a Mori, a partire da medioevo, abitasse una famiglia o colonia di ebrei. Attraverso documentazioni storiche di archivio e biblioteche, ma soprattutto da scoperta di reperti che la documentazione, è accertata la presenza di una comunità ebraica (o giudaica se così la si vuole chiamare) che gestiva i porti fluviali e la riscossione dei dazi di Ravazzone e di Seravalle.

Il porto di Ravazzone nel periodo medioevale era d’importanza strategica per il transito delle merci che arrivavano, via fiume...


"VILLANUOVA E LA SUA STORIA"

In questo numero ci dedichiamo alle origini di Mori o, meglio, a un particolare di essa. E parliamo della contrada di “Villanuova”. E’ proprio la parola stessa che suscita curiosità dando origine a svariate ipotesi e interpretazioni. In passato qualcuno aveva supposto che il nome derivasse dalla presenza da un fabbricato signorile, isolato dalle altre costruzioni più modeste, munito a mezzogiorno da un ampia scalinata, che lo faceva assomigliare a una villa...