È posto a sud di Mori a metri 380, sul fianco coltivato del Monte Baldo che da Mori sale verso Brentonico. È ricco di reperti romani e pare che un tempietto sorgesse sul dosso della chiesa, presso la quale vi è inoltre una lapide con due iscrizioni del nono secolo, che rappresenta uno dei primi documenti cristiani del trentino anteriori al mille. Possiamo ritenere che Tierno e Besagno siano stati soggetti alla signoria di Venezia dal 1411, mentre la Serenissima si impossessò di Monte Albano e della sponda sinistra del Cameras nel 1439-40, dopo questa ultima data le giurisdizioni di Mori furono unite nella giurisdizione chiamata Vicariato di Mori, che perdurò fino alla caduta del feudalesimo.
Besagno è costituito da tre nuclei abitati, nettamente distinti fino a qualche decennio fa; essi sono: Besagno propriamente detto, posto a sud-est, lungo il rivo “Labis” e la vecchia strada verso Mori; Lughel, posto più a nord-ovest, oggi non distinto dall’abitato principale; Visnà, posto più a nord e più a monte, ancora oggi ben distinto come una piccola frazione. Besagno rivela una certa identità culturale o un’autonomia dal centro che è maggiore di quelle delle altre frazioni di Mori; nel recente passato ha inoltre sviluppato iniziative cooperative proprie.
...LO SAPEVI CHE?
Monte Albano è stata una zona abitata e frequentata dal periodo del bronzo. Sono state trovate tracce della civiltà del bronzo (1900-1500 a.C.). L'abitato apparteneva alla cultura dei castellieri trentini; l'intera zona era costituita da altre alture, che davano vita ad altri castellieri: quella del Santuario, del Castello e del Doss Mota. A causa dell'aumento della popolazione, l'abitato venne ampliato ai piedi del Monte Albano. Lungo la Valle dell'Adige sorgono i "Pipel", rocce di forma conica, alle quali venivano attribuiti un'anima possente e divina. Accanto a queste pietre sacre sorgevano i villaggi come a Corno presso il Pipel di Tierno e l'abitato di Monte Albano, presso il Pipel di Mori Vecchio.