LA CHIESA DI LOPPIO

La chiesa di Loppio fu ricostruita negli anni 1818-1819 e fu dedicata a Maria Assunta.

 

Carlo Ercole la volle in stile freddamente neoclassico (attico a quattro colonne di pietra che sostengono il timpano). Poiché la villa Castelbarco apparteneva al Comune di S. Felice, la vecchia chiesa fu dichiarata espositura di quella parrocchia nel 1820 e venne consacrata dal Vescovo Giovanni Giacomo Della Bona, il 23 ottobre 1884.

L’interno, ad unica navata, possiede alcune statue (tra le quali una statua della Madonna); di ottima fattura sono le formelle della “Via Crucis” e molto artistici i candelabri di bronzo del XVIII secolo.

Nella tettoia posta tra il campanile e la chiesa, inoltre, la prima tomba di sinistra è di Azzone dei Castelbarco (XIV sec.) la seconda proviene dalla chiesa di  S. Tommaso di Lizzana e presenta notevoli rilievi; la terza è di Antonio Castelbarco, ultimo della linea di Lizzana (XV sec.)

Sulle pareti sono appesi stemmi e bassorilievi di arte medioevale veronese. La seconda arca era dei signori di Lizzana e fu trasportata dalla chiesa di S. Tommaso di Rovereto a Loppio nel 1788, dopo la ricostruzione del palazzo devastato dai Francesi del Vendomè. Vi era pure stato sepolto (1460) Guglielmo di Castelbarco. Nelle tombe furono trovati altri venti scheletri, parecchi dei quali recavano ancora brandelli di vesti.

 

Il campanile del contado (fatto costruire nel 1856 dal conte Cesare Castelbarco) è bello ed interessante nella sua successione di elementi costruttivi. Alzandosi dal suolo a forma di torre quadrata, sbocca poi in una delicata fioritura di cuspidi oltre la cella campanaria. Agli angoli  della torre, dalle ampie gallerie, si staccano brevi pinnacoli, posti a far da guardia alle gallerie stesse. In queste si alza la cupoletta a gradoni, con la sfera terminale.