Castel Corno

A 223 m s.m. a circa 200 m. dalla statale per Riva esistono ruderi di una torre-castello (base 20x20m.) in cima ad un masso di frana. Più che un castello dovette essere un fortilizio avanzato. Il “Castrum Preda a cornu in plebatu Murii” detto anche “Castrum Murr” era feudo di Lorengus del fu Bereino (o Breximo) di Gardumo nel 1307. Nel 1314 apparteneva a Gazesio del fu Bergoigino da Gardumo (Castrum Predae et  Corni in plebatu Murii.). In seguito anch’esso proprietà dei Castelbarco, ma fu presto abbandonato.

 

Anzi appare che nel gennaio 1927, con una operazione militare durata venti giorni tra la neve e il gelo Bartolomeo della Scala, venuto in aiuto di Guglielmo il grande in lotta con i nipoti, abbia occupato i castelli di Pradaglia, Chizzola, Sajori, Palt e Corno di Mori.

 

Tratto dal libro di Luigi Dalrì   Mori “ note storiche dalle origini alla fine della 1 guerra mondiale” finito di stampare nel 1987  da “La Grafica” per conto della cassa Rurale di Mori.